Bellissimo e raro distintivo circolare in bronzo istituito dal Gau ( Distretto ) di Monaco di Baviera per commemorare il 10 anniversario del "Putsch di Monaco" avvenuto il 9 novembre del 1923. Il distintivo di forma circolare del diametro di 35 mm e' costituito da una corona di foglie di quercia attorno alla quale e' avvolto un nastro sul quale si leggono le parole "UND IHR HABT DOCH GESIEGT" ( E voi avete trionfato dopo tutto).
Questa frase venne coniata subito dopo la vittoria del Nsdap nelle elezioni del 1933 per ringraziare i "martiri nazisti" caduti dieci anni prima per la causa. Venne usata inizialmente per questo distintivo, che era riservato ai soli partecipanti a quella famosa marcia del 1923, e successivamente incisa sul piu' importante "Ordine del Sangue" assegnato con criteri molto piu' restrittivi. Al centro della corona una svastica ancorata ai quattro bracci con all'interno la data "1933". Sul retro la sigla del fabbricante "Deschler & Sohn" di Monaco, uno dei piu' prestigiosi dell'epoca. Il distintivo pesa 9 grammi.
Il 9 novembre 1923 il giovane Hitler, appoggiato dal Generale Ludendorff, organizzò un “Putsch” risoltosi in una disfatta che Hitler mai dimenticò trasformando quella data in una ricorrenza e i sedici nazisti caduti sotto i colpi della polizia bavarese in altrettanti “martiri” del nazismo.
La mattina del 9 novembre il reparto principale delle SA, guidatao da Rohm, fu assediato all’interno del Ministero della Guerra da truppe dell’esercito regolare. Hitler e Goering organizzarono una colonna di 2000 uomini per liberarli e, accompagnati dall’ex generale Ludendorff, marciarono attraverso le strade di Monaco.
Incontrarono un primo cordone di poliziotti e lo spazzarono via ma il secondo cordone, piazzato all’esterno della “Feldherrnhalle”( Il Monumento ai caduti), riservò loro una diversa accoglienza. Echeggiarono una serie di colpi e Andras Bauriedl, che portava lo stendardo con la svastica,fu ferito a morte e il suo sangue bagnò la bandiera che venne immediatamente posta in salvo e gelosamente custodita come una reliquia. Hitler si era legato a braccetto con con Max Erwin von Scheubner-Richter e , quando questi cadde a terra ferito, trascinò Hitler con sé. All’istante Ulrich Graf gli si gettò sopra per fargli scudo e fu colpito da una dozzina di pallottole che altrimenti lo avrebbero ucciso.
Hitler fu arrestato due giorni dopo e rinchiuso nella prigione di Landsberg am Lech dove iniziò a scrivere il “Mein Kampf”.
Nella foto la bandiera è tenuta da Jacob Grimminger, uno dei partecipanti al Putsch di Monaco e aderenti all SS dove raggiunse il grado di SS-Standartenfuhrer. Fu scelto da Hitler come "alfiere" ufficiale per la Blutfahne che portò anche nell'ultima apparizione ufficiale in occasione dei funerali del Gauleiter Wagner nel 1944. Non si conosce il destino della bandiera che, per la sua importanza simbolica, fu posta in salvo prima dell’arrivo dei russi a Berlino e, probabilmente, sopravvive ancora oggi in qualche sconosciuto e protetto nascondiglio.
Questa frase venne coniata subito dopo la vittoria del Nsdap nelle elezioni del 1933 per ringraziare i "martiri nazisti" caduti dieci anni prima per la causa. Venne usata inizialmente per questo distintivo, che era riservato ai soli partecipanti a quella famosa marcia del 1923, e successivamente incisa sul piu' importante "Ordine del Sangue" assegnato con criteri molto piu' restrittivi. Al centro della corona una svastica ancorata ai quattro bracci con all'interno la data "1933". Sul retro la sigla del fabbricante "Deschler & Sohn" di Monaco, uno dei piu' prestigiosi dell'epoca. Il distintivo pesa 9 grammi.
Il 9 novembre 1923 il giovane Hitler, appoggiato dal Generale Ludendorff, organizzò un “Putsch” risoltosi in una disfatta che Hitler mai dimenticò trasformando quella data in una ricorrenza e i sedici nazisti caduti sotto i colpi della polizia bavarese in altrettanti “martiri” del nazismo.
La mattina del 9 novembre il reparto principale delle SA, guidatao da Rohm, fu assediato all’interno del Ministero della Guerra da truppe dell’esercito regolare. Hitler e Goering organizzarono una colonna di 2000 uomini per liberarli e, accompagnati dall’ex generale Ludendorff, marciarono attraverso le strade di Monaco.
Incontrarono un primo cordone di poliziotti e lo spazzarono via ma il secondo cordone, piazzato all’esterno della “Feldherrnhalle”( Il Monumento ai caduti), riservò loro una diversa accoglienza. Echeggiarono una serie di colpi e Andras Bauriedl, che portava lo stendardo con la svastica,fu ferito a morte e il suo sangue bagnò la bandiera che venne immediatamente posta in salvo e gelosamente custodita come una reliquia. Hitler si era legato a braccetto con con Max Erwin von Scheubner-Richter e , quando questi cadde a terra ferito, trascinò Hitler con sé. All’istante Ulrich Graf gli si gettò sopra per fargli scudo e fu colpito da una dozzina di pallottole che altrimenti lo avrebbero ucciso.
Hitler fu arrestato due giorni dopo e rinchiuso nella prigione di Landsberg am Lech dove iniziò a scrivere il “Mein Kampf”.
Nella foto la bandiera è tenuta da Jacob Grimminger, uno dei partecipanti al Putsch di Monaco e aderenti all SS dove raggiunse il grado di SS-Standartenfuhrer. Fu scelto da Hitler come "alfiere" ufficiale per la Blutfahne che portò anche nell'ultima apparizione ufficiale in occasione dei funerali del Gauleiter Wagner nel 1944. Non si conosce il destino della bandiera che, per la sua importanza simbolica, fu posta in salvo prima dell’arrivo dei russi a Berlino e, probabilmente, sopravvive ancora oggi in qualche sconosciuto e protetto nascondiglio.
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