martedì 22 dicembre 2015

Buone Natale e felice anno nuovo..

Con questo piccolo post volevo augurare a tutti i miei amici conosciuti grazie al mio blog,alle fiere,o ai forum.. un felice natale e un buon anno..Speriamo che il prossimo anno porti più felicità e militaria di questo..Un abbraccio sentito e un ringraziamento a chi mi segue..Grazie di cuore..!!

Distintivo HJ Deutsche Arbeiter Jugend 1926

Raro distintivo del primo periodo di costituzione dell'organizzazione giovanile nazista del 1926,allora denominata "Hitler Jugend Deutsche Arbeiter Jugend" .Il distintivo,in ottone smaltato,misura 22mm di diametro ed è in perfette condizioni di conservazione.Sul fronte il simbolo della "svastica nascente" utilizzato nei primi anni di attività del N.S.D.A.P. da diverse organizzazioni di partito.Sul retro il marchio "Ges.Gesch" (Gesetzlich Geshutze - Protetto legalmente) e il logo RN del costruttore ovvero "Raymond & Nichols." .La gioventù Hitleriana prese vita dal Jugendbund der NSDAP (JDN),che venne fondato nel marzo 1922 e si riuni per la prima volta nel maggio dello stesso anno;era riservata ai ragazzi dai 14 ai 18 anni.I ragazzi dai 14 ai 18 anni erano raggruppati assieme come Jungmannschaften mentre i più vecchi erano parte del Jungsturm Adolf Hitler.L'organizzazione era supervisionata dalle SA e venne inizialmente guidata da Adolf Lenk.La JDN collassò dopo il fallito putsch del 1923,vennero fondati diversi gruppi giovanili locali per riempirne il vuoto,come il Grossdeutsche Jugendbewegung di Lenk e Kurt Gruber o il Schilljugend di Rossbach,organizzato sia in Austria che in Germania.Nel 1926 il Grossdeutsche Jugendbewegung di Gruber venne rinominato come Hitler Jugend,Bund Deutscher Arbeiterjugend con Gruber come nuovo leader,ma venne presto rimpiazziato da Franz von Pfeffer.


domenica 13 dicembre 2015

Reichsverband des Kraftfahrgewerbes “Monaco”

Questo e’ un Raro pin della Reichsverband des Kraftfahrgewerbes “Monaco”, ovvero l’associazione Nazionale dell’ industria automobilistica tedesca, in questo caso la sezione di Monaco..! Tra tutti questi pin dell’Associazione è il piu raro e il meno prodotto. Qui potete trovare un bel link con la sua storia dalla sua fondazione nel 1909 fino ai tempi nostri: http://de.wikipedia.org/wiki/Zentralverband_Deutsches_Kraftfahrzeugge..a voi le immagini..vissuto (il retro risaldato)..


NS Frauenschaft Ortsgruppe Ortsfrauenschaftsleiterin

Raro pin della Nationalsozialistische Frauenschaft ( NSF ) , Ortsgruppe/Ortsfrauenschaftsleiterin, marcato con un costruttore piuttosto conosciuto ovvero M1/120 Wilhelm Deumer, Lüdenscheid.Condizioni vissute,ma molto bello..


lunedì 7 dicembre 2015

Mein Kampf (Edizione 1930)

Libro vissuto e sicuramente ritrovato in qualche scantinato dato i segni di umidità e usura..Il Mein Kampf (La mia battaglia) è il libro nel quale Adolf Hitler espose il proprio pensiero politico e delineò il programma del partito nazista, accompagnandolo ad un'autobiografia. Il testo venne definito il catechismo della Gioventù hitleriana. Secondo più testimonianze, nella redazione del testo, ed in particolare nella correzione delle bozze, Hitler fu aiutato da un amico, il sacerdote cattolico Bernhard Stempfle, peraltro rimasto vittima della Notte dei lunghi coltelli. Hitler compose il proprio programma politico assieme a Rudolf Hess durante l'anno di reclusione (1924) a Landsberg am Lech, seguito al suo tentato colpo di Stato a Monaco e successivamente - dopo esser stato liberato il dicembre dello stesso anno - sull'Obersalzberg. Il primo volume, intitolato Eine Abrechnung ("Una resa dei conti") fu pubblicato il 18 luglio 1925; il secondo, Die nationalsozialistische Bewegung ("Il movimento nazional-socialista"), nel 1926. Il titolo originale scelto da Hitler era "Quattro anni e mezzo di lotta contro menzogna, stupidità e codardia". L'editore Max Amann, per ragioni editoriali, decise di sintetizzarlo in Mein Kampf ("La mia lotta" o "La mia battaglia"). Nel 1930 il libro era venduto al prezzo di 12 Reichsmark e veniva stampato nel formato 12 x 18,9 centimetri - lo stesso normalmente adoperato per la Bibbia. Con i diritti d'autore Hitler acquistò il Berghof nelle Alpi Salisburghesi nel 1933.




sabato 5 dicembre 2015

Console Ulisse Igliori

Vorrei mostrarvi i miei ultimi acquisti,non sono rari..ma unici..!Le due medaglie in questione sono in oro,la prima è una variante della marcia su roma chiamata "Campidoglio",la seconda è un "regalo" dei fascisti di Castiglioncello.Un pò di storia del Console Ulisse Igliori (Firenze, 18 dicembre 1895 – Roma, 19 settembre 1966) è stato un politico, dirigente sportivo e imprenditore italiano, tenente del Regio Esercito, medaglia d'oro al valor militare nella prima guerra mondiale, protagonista dell'impresa di Fiume nel 1919, tra i capi militari della Marcia su Roma, e a capo dello squadrismo a Roma negli anni Venti. Fondò assieme a Italo Foschi la società di calcio A.S. Roma. Fu deputato e poi consigliere nazionale dal 1924 al 25 luglio 1943.Durante la prima guerra mondiale, tenente degli arditi del 70º Reggimento fanteria, medaglia d'argento al valore nella battaglia di Oslavia, appena ventenne Ulisse Igliori si comportò eroicamente nell'assalto al Monte Maronia, dove restò vittima della mutilazione del braccio sinistro. Il 16 maggio 1916 fu insignito della medaglia d'oro al valor militare. Catturato dagli austriaci, fu internato per dieci mesi nel Campo di Mauthausen e poi rimpatriato avendo nel frattempo contratto la tubercolosi. Nel 1919 si trovava a Trieste come impiegato della Banca italiana di sconto e partecipò all'impresa di Fiume, e fu a capo della legione "La Disperata", che costituiva la Guardia del D'Annunzio. Nell'ottobre del 1921 sfida a duello l'onorevole Benito Mussolini, reo di avergli impedito il duello con il giornalista e politico Francesco Ciccotti Scozzese, che lo aveva offeso(cfr. Mussolini, Opera Omnia, a cura di E. e D. Susmel, vol. 17, pp. 437 e 456; il duello Mussolini-Ciccotti si svolse il 28 ottobre 1921 a Livorno). Il preannunciato duello tra l'eroe di guerra ed il futuro Duce, che ebbe ampia eco sulla stampa dell'epoca, non ebbe poi luogo. Passato al fascismo, si distinse nel 1921 per uno scontro con le Guardie Regie. Durante tali scontri Igliori è colpito al capo dal calcio di un moschetto: «Grondante sangue, cadeva a terra e veniva portato all'ospedale e poi, medicato, era portato in trionfo per le vie di Roma». Il toscano Igliori svolse un ruolo decisivo nell'assicurare alloggio vettovagliamento e trasporto a Monterotondo ai partecipanti alla Marcia su Roma, in qualità di comandante delle Squadre d'Azione del Lazio, agli ordini del triumvirato Bottai-Calza Bini-Polverelli.Negli anni successivi, dopo la presa del potere e la nascita della dittatura fascista, fu tra gli artefici del clima di terrore a Roma. Gaetano Salvemini lo riteneva il mandante dell'aggressione fascista a Giovanni Amendola, mentre secondo l'opinione pubblica antifascista del tempo Igliori non sarebbe stato estraneo al delitto Matteotti. Igliori ebbe una posizione di assoluto prestigio durante il regime: fu tra i fondatori del corpo militare della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, nella quale assunse il ruolo di Luogotenente generale e nel 1922 fu contemporaneamente a capo delle Federazioni fasciste di Abruzzo, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna. Entrò nel direttorio nazionale del PNF nel 1924. Nello stesso anno fu eletto deputato del Regno d'Italia a Roma con la Lista Nazionale raccogliendo 10 mila preferenze. Nel 1939, allorché la Camera dei Deputati fu ribattezzata Camera dei Fasci e delle Corporazioni, Igliori divenne consigliere nazionale, carica che mantenne fino alla caduta del regime il 25 luglio 1943.Dal 1926, tuttavia, Igliori cominciò a spostare il baricentro delle proprie attività all'interno del regime dalla politica agli affari tout court. Prima tappa di rilievo fu la fusione della squadra sportiva Alba Roma (nata nel 1907), con l'Audace Roma formando l'Unione Sportiva Alba Audace, di cui assunse la presidenza. Nel 1927, attraverso una nuova fusione con la Fortitudo Roma e con il Roman fu poi costituita la società di calcio A.S. Roma, nella quale Igliori svolse il ruolo di amministratore delegato. Il passo successivo fu, nel 1927, la presidenza della Federazione romana degli enti autarchici. Abbandonato nel 1928 l'impegno politico a tempo pieno (pur conservando fino al 1939 la carica di deputato), fondò la "Impresa Ulisse Igliori", società di costruzioni, e realizzò in Roma, a piazza Adriana, la Casa madre dei mutilati, esempio di architettura fascista, costruita per volontà di Carlo Delcroix, presidente dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, su progetto dell'architetto Marcello Piacentini. L'edificio, ampliato nel 1934 a cura dello stesso Piacentini, oltre agli uffici dell'associazione dal 1984 ospita anche la Procura generale presso la Corte di Appello di Roma. Successivamente, realizzò anche l'edificio dell'Università di Trieste. Provvide anche al riassetto del "Museo Mussolini" in Roma, che aveva sede a Palazzo Vidoni Caffarelli. La ditta Igliori partecipò anche alla bonifica dell'Agro Pontino ed alla realizzazione della nuova città di Littoria, l'odierna Latina, dove in particolare realizzò il "Palazzo del Governo". L'impresa di costruzioni aveva ottimi rapporti con l'amministrazione della Difesa. Nel 1937 Igliori realizzò a Firenze la sede della scuola di Applicazione dell'Aeronautica italiana (su progetto di Raffaello Fagnoni), nel Parco delle Cascine. Anche le caserme di Viterbo, in località Acque Albule ed la galleria sotterranea antiaerea dell'Università di Trieste furono opera dell'impresa Igliori. Nel 1937 fondò assieme ad Elia Federici, il costruttore di origini abruzzesi che aveva realizzato Via dell'impero (oggi via dei Fori Imperiali) a Roma, la società cinematografica Mediterranea film, di cui fu presidente fino al 1943 Alessandro Chiavolini, già redattore del Popolo d'Italia e segretario particolare di Mussolini. Ma con il Federici, soprattutto, Ulisse Igliori costituì la società di costruzioni "Federici & Igliori", che ottenne l'appalto per la realizzazione dei cosiddetti "alberghi di massa" in prossimità della prevista E.42, l'avveniristico quartiere destinato dal Regime all'Esposizione Universale, l'odierno quartiere EUR. Nel dopoguerra i due giganteschi fabbricati, che si trovano a piazza dei Navigatori e in via Cristoforo Colombo, furono riconvertiti in edifici di civile abitazione. Un terzo fabbricato non fu mai portato a termine. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Igliori si mise nuovamente a disposizione de regime, ed essendo luogotenente generale della MVSN, ricevette l'incarico di ufficiale di collegamento tra la Milizia e il quartier generale del Principe di Piemonte, situato a Sessa Aurunca. Ebbe anche il compito di impostare l'addestramento dei nuovi reparti femminili dell'esercito. Non aderì comunque alla R.S.I.. Alla caduta del fascismo, Igliori fu tratto in arresto il 26 agosto 1943, e denunciato per indebiti arricchimenti davanti alla Commissione speciale appena istituita da Badoglio per accertare tali delitti, ma rapidamente rimesso in libertà.Dopo la Liberazione di Roma da parte degli Alleati nel giugno 1944, Igliori fu incluso negli elenchi delle personalità sottoposte a procedimento di epurazione e anche inquisito dalla magistratura con l'accusa di aver guidato azioni violente della Milizia durante il Ventennio ed in particolare per l'assalto, avvenuto nel 1925, al villino dell'ex Presidente del Consiglio Francesco Saverio Nitti (si veda in proposito La presa del potere di Benito Mussolini di Raffaello Uboldi, Milano 2009 e Achille Saitta, Dal Terrorismo alla dittatura, 1945)[senza fonte], mentre proseguivano gli accertamenti della commissione arricchimenti illeciti. Alla fine fu interamente prosciolto, sia sul profilo penale (nel frattempo era entrata in vigore la cosiddetta Amnistia Togliatti del 22 giugno 1946) che su quello amministrativo e, di conseguenza, le sue società furono dissequestrate e le sue proprietà gli furono restituite. Igliori poté quindi riprendere la sua attività imprenditoriale attraverso le sue società, attività alla quale si associò ben presto l'unico figlio Massimo che realizzò, tra l'altro, una pregevole coppia di palazzine ai margini di Villa Balestra a Roma.


                             Cartolina originale dell'epoca..