mercoledì 28 novembre 2012

Adunata Camicie Nere Piemontesi 1922






Voglio iniziare questa "nuova" ed interessante "sezione" dedicata alle adunate delle Camicie Nere...Questa che propongo in foto è la medaglia commemorativa delle Camicie Nere Piemontesi svolta a Torino nella giornata del 4 Novembre del 1922,in onore a chi aveva aderito al fascismo nei primissimi giorni.....nastro originale,con il tricolore Nazionalista Italiano...

domenica 25 novembre 2012

Medaglia Adolf Hitler in Argento "990"






Bella medaglia in argento (punzonato sul retro "990"), non comune da reperire e vedere,  raffigurante da una parte Adolf Hitler e sul retro la scritta in tedesco "Per fedele servizio all'associazione anziani Bocker Innungs di Hessen a Wilh.Steinmann".Una medaglia di "particolare" interesse che testimonia glia anni della Germania Hitleriana...

giovedì 22 novembre 2012

Distintivo dei Combattenti Fascisti




Il 23 marzo 1919 Benito Mussolini fondò a MIlano il primo Fascio Italiano di Combattimento, subito seguito da quelli di Torino, Verona e di moltissime altre città italiane. In pochi mesi i Fasci si moltiplicarono, il numero degli aderenti aumentò tanto che alla fine del 1921 erano circa 300.000 gli iscritti ai Fasci di Combattimento. L'8 novembre 1921, in occasione del congresso tenutosi a Roma, il movimento fu trasformato in Partito Nazionale Fascista ( PNF ). Anche i distintivi di appartenenza si modificarono di conseguenza negli anni seguenti inserendo le sigle PNF vicino al fascio, prima "primigenio" e poi "littorio" a partire dal 1928. Il Fascismo traeva una grandissima aliquota dei suoi aderenti tra gli ex combattenti della Grande Guerra, scontenti e delusi dalla politica governativa. Questo distintivo appartiene a questi reduci e al primo periodo del movimento fascista caratterizato ancora dal fascio primigenio. I distintivi di questo primo periodo non presentano mai le iniziali del P.N.F. , perchè il movimento si trasforma in partito solo successivamente. E' in eccezionali condizioni di conservazione, misura 15 mm di altezza ed è dotato di un piedino posteriore per l'uso nell'occhiello della giacca.Il retro è perfetto,fabbricante anonimo.

venerdì 16 novembre 2012

Croce commemorativa del Corpo di Spedizione Italiano in Russia







La Croce commemorativa del Corpo di Spedizione Italiano in Russia o Croce di Ghiaccio fu una medaglia riservata a tutti coloro che militavano nel C.S.I.R. durante la Campagna invernale 1941-1942 sul Fronte Orientale, nella Seconda guerra mondiale.Realizzata nel 1942 e concessa ai militari di Esercito, Milizia, Aeronautica e Marina era orgogliosamente portata sulle uniformi, anche di combattimento, come ci mostrano numerose foto d'epoca.Era considerata una medaglia di valore onorifico e probabilmente il modo con cui veniva portata ricalcava quello della Croce di Ferro tedesca, che tante volte i militari dello C.S.I.R. avevano osservato sulle divise dei camerati germanici. Sul dritto nessuna scritta. Sul rovescio scritta centrale "C.S.I.R.", sui bracci "BUG", "DNJEPER/DONETZ", "DON", "LUGLIO 941/LUGLIO 942". In basso a destra il marchio di fabbrica "LORIOLI MILANO ROMA" con il nome del disegnatore " A PICOZZI MILANO".Già dai primi di giugno 1941, in previsione dell'ormai certa campagna tedesca sul fronte orientale, Mussolini offrì a Hitler di partecipare con truppe italiane e contemporaneamente attivò il Generale Cavallero (Capo di SM Generale). Alla fine fu decisa la costituzione del CSIR. L'offerta di Mussolini venne formalmente accettata, pur senza eccessivo entusiasmo, da Hitler con lettera consegnata all'Ambasciata Italiana di Berlino il 22 giugno 1941, giorno dell'inizio delle operazioni sul fronte orientale. Circa le ragioni strategiche delle spedizioni, si suppone che il principale desiderio di Mussolini fosse quello di "riequilibrare" lo stato dell'alleanza con la Germania, in quel momento fortemente sbilanciato in favore dei tedeschi; in tale ottica, la partecipazione italiana alla campagna di Russia avrebbe pareggiato l'intervento dell'Afrika Korps tedesco in Libia. A partire dal 10 luglio 1941 e fino al 5 agosto le truppe vennero trasportate da Roma (divisione Torino), Cremona (comando CSIR) e Verona (divisioni Pasubio e Celere) tramite 216 treni fino alle città, allora ungheresi e ora rumene, di Marmaros Sziget, Felsoviso e Borsa; da lì raggiunsero, superati i Carpazi Orientali, dapprima la zona di adunata in Romania e quindi il teatro delle operazioni con una marcia di centinaia di chilometri attraverso le pessime strade di Romania, Moldavia, Bessarabia e Ucraina. Questa lunga marcia, che molti reparti, per scarsità di automezzi, dovettero compiere a piedi o in sella ai cavalli, causò un certo ritardo rispetto al programma. Il comandante del CSIR, il Generale di Corpo d'Armata Francesco Zingales, venne colto da malore durante il trasferimento e ricoverato a Vienna il 13 luglio 1941 e sostituito nell'incarico con il Gen. di C. d'A. Giovanni Messe il 17 dello stesso mese. Il Corpo d'Armata, fin dal suo arrivo in zona di operazioni, fu posto alle dipendenze dell'11ª Armata tedesca del generale Eugen Ritter von Schobert, schierata in Ucraina meridionale nel settore operativo del Gruppo di Armate Sud guidato dal feldmaresciallo Gerd von Rundstedt. I militari italiani del CSIR che ne erano stati insigniti furono autorizzati a fregiarsene dal Ministero della Guerra con Foglio d'Ordini 12-4-1943 Dispensa 15^ n°149.

mercoledì 7 novembre 2012

Croce della Divisione CC.NN. XXVIII Ottobre "La Ferrea"






Splendido e raro esemplare assolutamente originale della croce commemorativa della 2° Divisione Camicie Nere XXVIII Ottobre "La Ferrea" in Africa Orientale Italiana. la medaglia a croce e' realizzata in rame argentato con anello triangolare per il nastro snodato rispetto al corpo della croce. Il nastro originale d'epoca e' di colore nero-giallo-cremisi -nero. Il 22 maggio 1935, la Divisione inizia il suo intenso ciclo di addestramento nella zona di Formia-Scauri-Minturno. Il 9 luglio a Formia, il generale designato d'Armata Ottavio Zoppi consegna alla Divisione, perché ne perpetui le tradizioni e la gloria, il Labaro della 1 Divisione d'Assalto, da lui comandata nella guerra 1915-1918. Tra luglio e agosto, vengono eseguite le esercitazioni e il trasferimento a Benevento dove viene passata in rivista dal Duce il 18 agosto. A cominciare dalla fine di agosto, la Divisione viene imbarcata da Napoli con destinazione Massaua, in Africa Orientale. Il 4 ottobre le CC.NN. della 114 Legione insieme al XXV Btg eritreo occupano il passo di Edagà Hamus, quasi a quota 3.000 m., importanze per il transito della carovana per il Tigrai. Il 3 dicembre, a seguito di uno scontro armato con gli abissini nei pressi di Debrì, si contano i primi caduti . Il 2 gennaio 1936 la Divisione riceve l’ordine di trasferirsi nell’impervia regione del Tembien. Il 20 gennaio, per prevenire l'attacco di Ras Cassa, il Maresciallo Badoglio ordina di attaccare. Il 21 gennaio per ordine del Comando della Divisione, il Console Generale Diamanti prende posizione sotto le pendici di Debra Amba con due battaglioni di CC.NN., per stabilire il contatto con il nemico. La colonna al comando del Console Generale Diamanti assolve il suo compito con la conquista dei primi due roccioni a scopo dimostrativo; ricevuto l'ordine di ripiegare sul Passo, viene attaccata da forze via via più numerose che tentano tagliarle la ritirata. I legionari, combattendo con valore, riescono a disimpegnarsi ma non senza aver subito rilevanti perdite. Esaltati dei risultati le truppe indigene, sottovalutando le capacità di resistenza delle truppe italiane schierate a difesa del Passo Uarieu, effettuano un attacco in massa contro i fortini per cercare di travolgerli ed avere libera la strada verso Hauzien. I legionari della "28 Ottobre" con i resti dei due Battaglioni del Console Generale Diamanti, resistono all’urto dell’attacco abissino, e per tre giorni, pur privi di acqua e di viveri, riescono a sbarrare l’avanzata nemica e a proteggere il Passo. Il 23 alle ore 13 un messaggio lanciato da un aereo che sorvola il cielo del Passo reca l'incitamento e l'elogio del Maresciallo Badoglio. Il 23 sera la pressione nemica è in rapido declino. La mattina del 24 novembre, l’arrivo di una colonna della II Divisione Eritrea permette ai difensori del Passo Uarieu di poter contrattaccare in modo da far cadere tra due fuochi le truppe nemiche, ma queste riescono a svincolarsi dal pericolo. Dopo le azioni del mese di gennaio, segue un periodo di necessario riposo e di riorganizzazione delle unità italiane. Finalmente il 27 febbraio, durante la seconda battaglia del Tembien, il Corpo d’Armata Eritreo di cui adesso la Divisione fa parte, muove all’attacco di Uork Amba, un baluardo inaccessibile che, con un dislivello a strapiombo di 600 metri, si eleva a m. 2.430 e dista dal Passo di circa 2 chilometri. Nel quadro dell'azione la conquista dell'Uork Ambà è il primo indispensabile tempo. Il secondo prevede l'attacco ai roccioni del Debra Ambà con proseguimento della marcia verso Sud per chiudere, di concerto col III C.A. che risale dal Ghevà, la tenaglia per annientare le masse nemiche. Durante la notte, un reparto di una sessantina di rocciatori della "28 Ottobre" al comando del Capomanipolo Tito Polo, scalano i ripidi fianchi dello sperone e alle prime luci dell’alba ne conquistano la cima più a nord ove sorprendono e pugnalano le guardie del presidio abissino. Dopo aver preso posizione, riescono a contrastare i contrattacchi nemici accorsi all'allarme. Il giorno seguente la "28 Ottobre" raggiunge senza colpo ferire Abbì Addì, capitale del Tembien, issandovi solennemente il tricolore dinanzi alle truppe schierate. Successivamente la "28 Ottobre" resta a presidiare tutto il Tembien. La divisione costruisce strade, crea ambulatori, riceve le sottomissioni di oltre duecento villaggi e dei loro capi. La divisione CC.NN. è la prima, tra le legionarie, a rientrare in Italia. Sbarca a Genova a mezzo agosto e viene smobilitata a Brescia il 31 agosto del 1936. Perdite della Divisione durante la campagna: Caduti 237 Feriti 216.