sabato 31 dicembre 2016

Buon anno..!!

Come ogni anno sono qui semplicemente per augurarvi un felice anno nuovo a tutti voi e alle vostre famiglie,che l'anno che verrà sia migliore di questo passato e che sia pieno di gioia..Un affettuoso abbraccio e ripartiamo alla grande con la nostra passione!.....Marco.........

giovedì 22 dicembre 2016

Auguri di Buone Feste..2016

Vorrei augurare i più sinceri auguri a tutti voi che mi seguite in questo blog,e a tutti gli amici che condividono la mia stessa passione,un sincero augurio,che vi porti tanta felicità e perchè no...tanti pezzi da mettere in collezione!


Best wishes for happy holidays!!

 Los mejores deseos para unas felices fiestas! 

 Den besten Wünschen für frohe Feiertage!



domenica 18 dicembre 2016

Primo Raduno Nazionale dei Gruppi Marinai d'Italia 1939

Questa è la medaglia dell'unico Raduno nazionale dei Marinai avvenuto il 9.10.11 giugno del 1939 svolto in epoca Fascista,c'è anche la versione in spilla..Ho preso questa medaglia per l'unico motivo che mio nonno era in marina,un pò di nostalgia appena l'ho vista ricordandomi di lui..


sabato 10 dicembre 2016

Zurùck Zum Reich (Ritorno al Reich)

Raro distintivo da "simpatizzante" del N.S.D.A.P. realizzato intorno al 1934 per suggellare l'amicizia o l'unificazione della Germania ai territori  del Saar..Distintivo che non vedrete molto spesso..pochi esemplari si conoscono,questo è marcato sul retro "K.Hensler".


domenica 4 dicembre 2016

Parteiabzeichen N.S.D.A.P. (Early) 0.5

Questo tipo di distintivo del partito viene chiamato "Early" o pre RZM..Cioè venne fabbricato nel periodo compreso tra l'inizio dei distintivi di partito del N.S.D.A.P. fino al decreto RZM del 1933.Intendiamo all'incirca da settembre 1920 fino a metà del 1933.I distintivi di questo periodo sono caratterizzati ovviamente dall'assenza del marchio RZM, e "marchiati" sul retro o dal nome del costruttore o con la scritta "Ges Gesch" (come in questo caso)...Anch'essi come i Transitori,sono estremamente rari da trovare sopratutto in uno stato decente..Secondo il mio parere sono tra i più belli,i primi pin del partito hanno sempre un loro fascino forse perchè appartenevano ai "fedelissimi" della prima ora...Un altra variante dagli smalti molto belli e particolari..


Ein Volk,Ein Reich,Ein Fùhrer

Raro distintivo di propaganda che si pensa sia stato "creato" per festeggiare l'annessione dell'Austria al Reich Tedesco all'inizio del 1938.Ci sono in vari formati e disegni,piccoli grandi e a spilla (da giacca)..Molto difficile da trovare sopratutto in queste condizioni,il retro non marcato..ma come si può ammirare dal design sicuramente di fattura austriaca..


sabato 3 dicembre 2016

Ein Volk Ein Reich Ein Fùhrer

Tinnie commemorativo per l'unificazione dell'Austria alla Germania,di forte impatto visivo,questo tinnie è anche marcato (cosa rara) "Ph Turk" di Vienna..


venerdì 2 dicembre 2016

Medaglia San Michele Arcangelo Patrono della M.V.S.N.

Medaglia comune ma sempre di un certo fascino,Patrono della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale..Il nome Michele deriva dall'espressione Mi-ka-El che significa "chi è come Dio?". L'arcangelo Michele è ricordato per aver difeso la fede in Dio contro le orde di Satana. Michele, comandante delle milizie celesti, dapprima accanto a Lucifero (Satana) nel rappresentare la coppia angelica, si separa poi da Satana e dagli angeli che operano la scissione da Dio, rimanendo invece fedele a Lui, mentre Satana e le sue schiere precipitano negli Inferi. Nel calendario liturgico cattolico si festeggia come "San Michele Arcangelo" il 29 settembre, con San Gabriele Arcangelo e San Raffaele Arcangelo.L'immagine di Michele arcangelo sia per il culto che per l'iconografia, dipende dai passi dell'Apocalisse. È comunemente rappresentato alato in armatura con la spada o lancia con cui sconfigge il demonio, spesso nelle sembianze di drago. È il comandante dell'esercito celeste contro gli angeli ribelli del diavolo, che vengono precipitati a terra. A volte ha in mano una bilancia con cui pesa le anime (psicostasia), particolare che deriva dalla tradizione islamica (a sua volta derivante dalla mitologia egizia e persiana), ma che non ha nessun fondamento nelle scritture cristiane o nella tradizione cristiana precedente, come dimostra M. Asìn Palacios ne L'escatologia islamica nella Divina Commedia. Sulla base del libro dell'Apocalisse ne vennero scritti altri dedicati a Michele che finirono per definirlo come essere maestoso con il potere di vagliare le anime prima del Giudizio. L'iconografia bizantina predilige l'immagine dell'arcangelo in abiti da dignitario di corte (con il loron) rispetto a quella del guerriero che combatte il demonio o che pesa le anime, più adottata invece in Occidente. Secondo vari studiosi, tra cui lo scrittore scozzese Robert J. Stewart, San Michele e San Giorgio sono eredi dell'immagine dell'eroe radioso che uccide un drago, parte della fase solare del mito della creazione il cui prototipo fu il dio babilonese Marduk. «In epoca ellenistica l'equinozio autunnale, come quello primaverile, era consacrato a Mitra-Sole considerato demiurgo e cosmocrator, signore e animatore del cosmo, la cui funzione era simboleggiata da una sfera che teneva in mano; ma anche mediatore cosmico e dunque, per tanti aspetti, analogo a Hermes-Mercurio.[......] Molte funzioni equinoziali e mediatrici di Mitra-Sole-Hermes vennero ereditate da san Michele la cui festa cade in Occidente nel periodo subito successivo all'equinozio...»



sabato 19 novembre 2016

Distintivo della Deutsche Jungvolk (O.Schickle)

Questo pezzo secondo non è comune per niente,io è la prima volta che lo vedo,e non me lo sono fatto scappare di certo,ha la classica "nota" musicale che ne indica il noto fabbricante "Otto Schickle Pforzheim"..Andiamo con un pò di storia..La Gioventù Hitleriana prese vita dal Jugendbund der NSDAP (JdN), che venne fondato nel marzo 1922 e si riunì per la prima volta nel maggio dello stesso anno; era riservato ai ragazzi dai 14 ai 18 anni. I ragazzi dai 14 ai 16 anni erano raggruppati assieme come Jungmannschaften mentre i più vecchi erano parte del Jungsturm Adolf Hitler. L'organizzazione era supervisionata dalle SA e venne inizialmente guidata da Adolf Lenk. La JdN collassò dopo il fallito putsch del 1923, durante l'imprigionamento di Hitler. Vennero fondati diversi gruppi giovanili locali per riempirne il vuoto, come il Grossdeutsche Jugendbewegung di Lenk e Kurt Gruber o il Schilljugend di Rossbach, organizzato sia in Austria che in Germania. Nel 1926 il Grossdeutsche Jugendbewegung di Gruber venne rinominato come Hitler Jugend, Bund Deutscher Arbeiterjugend con Gruber come nuovo leader, ma venne presto rimpiazzato da Franz von Pfeffer. Nel 1928 la Gioventù Hitleriana aggiunse una sezione per i ragazzi dai 10 ai 14 anni, inizialmente denominata Deutsch Knabenschaft nel 1931 venne rinominata in Deutsche Jungvolk in der Hitler-Jugend. Una sezione femminile, per ragazze dai 14 ai 18 anni, venne aggiunta nel 1929 e chiamata Schwesternschaft der Hitler-Jugend, venne rinominata Bund Deutscher Mädel (BDM) nel 1930 ed una sezione per ragazze più giovani, il Jungmädelgruppe, venne aggiunta nel 1931. Nel 1931 a venne creato un nuovo incarico, Reichsjugendführer, e Baldur von Schirach prese il controllo della Gioventù Hitleriana, della National-Sozialistische Schülerbund (NSS) e della National-Sozialistische Deutsche Studentenbund (NSDSt.B), subordinato a quest'ultimo, Adrian von Renteln venne nominato capo della Gioventù Hitleriana. Von Renteln fu attivo nell'epurare la dirigenza della Gioventù Hitleriana dalle persone 'non adatte', ad ogni modo nel 1932, quando la NSS si fuse con la HJ l'incarico di von Renteln venne assorbito da von Schirach. La Gioventù Hitleriana venne resa indipendente dalle SA nel maggio 1932, ma entrambi i gruppi vennero messi al bando dal governo di Weimar in giugno. A seguito della presa del potere da parte dei Nazisti, gli altri gruppi giovanili di destra vennero assorbiti nella Gioventù Hitleriana. A partire dal 1 dicembre 1936, sotto lo Jugenddienstpflicht tutti gli altri gruppi giovanili vennero banditi e i loro membri vennero assorbiti nella Gioventù Hitleriana. L'appartenenza all'HJ venne resa obbligatoria per i giovani sopra i 17 anni nel 1939 e per tutti quelli sopra l'età di 10 anni nel 1941. Von Schirach venne rimpiazzato da Arthur Axmann nel 1940. Con il procedere della guerra il gruppo prese in carico il lavoro di uomini arruolati nelle forze armate, gestì le difese antiaeree e produsse molti soldati, specialmente per le Waffen SS, in particolare la 12a Divisione Panzer SS sotto Kurt Meyer. Quando la Germania venne invasa, membri della Gioventù Hitleriana vennero arruolati nell'esercito ad età sempre più precoci, durante la battaglia di Berlino nel 1945 costituirono una grossa parte delle difese tedesche . La Gioventù Hitleriana combatté con grande coraggio durante la battaglia. Un gruppo della Gioventù Hitleriana riuscì addirittura a tenere a distanza le divisioni di carri armati sovietici per tre giorni. Molti soldati dissero che nessuno li spaventava più della Gioventù Hitleriana. Dopo la guerra la Gioventù Hitleriana venne dissolta e bandita per sempre.















domenica 6 novembre 2016

Deutsche Kinderschar N.S.F.

La "Deutsche Kinderschar" era un'organizzazione che prendeva spunto dal N.S.Frauenschaft,ed era rivolto ai bambini di età compresa tra i sei e ai dieci anni (poi successivamente venivano inquadrati rispettivamente nella Deutsche Jungvolk e nella Jungmadel).Nel libro "Organisationsbuch der NSDAP" del 1937,si afferma che tutti i bambini dovevano essere catalogati in files,e dovevano avere la loro tessera di appartenenza,un anno dopo invece fu dichiarato che in nessun caso i bambini dovevano avere la tessera o essere catalogati.Il leader del Kinderschar era di solito un insegnante di scuola materna completamente addestrata,incontrava una volta a settimana per un pomeriggio in famiglia i bambini che erano vestiti tutti uguali con la divisa,magari cambiavano a seconda del Gau di appartenenza.Il distintivo di appartenenza e in foto qui in basso,misura 17,7mm e pesa 2,41 gr.Si pensa sia datato 1934,costruttore "Steinhauer & Lùck" di Ludenscheid.


U-Boot Kriegsabzeichen (Steinhauer & Lùck)

Ancora un altra aggiunta nella mia collezione con un nuovo distintivo U-Boot,ancora una volta in zinco,non marcato ma riconducibile al noto costruttore "Steinhauer & Lùck" di Lùdenscheid..Vissuto al punto giusto,purtroppo come accade spesso per questi distintivi il suo colore originale è andato perduto..





sabato 22 ottobre 2016

U-Boot Kriegsabzeichen (A.Rettenmaier)

Una nuova aggiunta sempre nei distintivi U-Boot..Questa volta non è marcato,in zinco,riconducibile al costruttore Alois Rettenmaier,Scwab-Gmund.Sotto le immagini..





domenica 16 ottobre 2016

Medaglia commemorativa del Fascio di Genova (1922)

Medaglia commemorativa delle giornate 1-5 agosto del 1922 a seguito degli scioperi nazionali organizzati dai "rossi" per contrastare il Fascismo...Concessa dal Fascio di Genova,medaglia piuttosto rara!A causa della grave crisi che imperversa nell'amministrazione milanese, l'opposizione indice per il periodo dal 1 al 3 luglio 1922, 3 agosto uno sciopero che dovrebbe coinvolgere tutti i lavoratori del capoluogo lombardo. Durante i giorni di sciopero numerosissimi sono i tentativi di boicottaggio e le rappresaglie contro gli scioperanti messi in atto dalle squadracce fasciste, che tentano di far partire le corse dei tramvieri in sciopero, minacciano e sparano contro gli operai scesi in strada.Nel tardo pomeriggio del 3 agosto un gruppo di persone, in apparenza riunitosi spontaneamente, ma nella realtà guidati dai fascisti, capaci di utilizzare la grossa crisi che sta attraversando l'amministrazione del comune di Milano per accendere gli animi della popolazione, inizia a premere contro le porte di Palazzo Marino. La polizia, a difesa dell'edificio, si scansa e lascia entrare la calca, mentre Gabriele D'Annunzio, che si trova, probabilmente non troppo casualmente, nel capoluogo lombardo, viene chiamato ad arringare la folla presente con un discorso dal balcone del Municipio. Il giorno successivo, di fatto legittimando l'assalto fascista, il procuratore generale Antonio Raimondi dichiara che quanto è accaduto non costituisce motivo di reato, e il prefetto Lusignoli esautora l'amministrazione, firmando un decreto con il quale nomina un commissario prefettizio per sorvegliare il funzionamento dei servizi pubblici. Nel frattempo altre camicie nere continuano con le rappresaglie contro socialisti i comunisti: un camion si lancia contro la porta del circolo comunista di via Cellini, i fascisti vi penetrano dando fuoco a documenti e suppellettili: altri circoli sono assaltati, da quello di piazzale delle Rottole a quello di via San Venceslao. Abbandonata la sede del Municipio, i fascisti, sotto la guida del capitano Forni, che pronuncia un discorso per arringare i commilitoni, incoraggiandoli a "riprendere la marcia verso la rigenerazione del paese, guastato dal sovversivismo", intraprendono un corteo per la città, cantando Giovinezza. Giunti sotto la sede del giornale socialista "Avanti!" , già in passato più folte preso di mira dagli attacchi squadristi, lo assaltano. La forza pubblica a difesa dell'edificio, cui erano stati aggiunti anche dei bersaglieri, sta schierata lungo il muro di cinta: distratti dall'arrivo del corteo fascista, non si accorgono che un altro manipolo di camicie nere, più numeroso, sopraggiungendo dalla parte opposta, riesce ad aprire una breccia nel muro, penetrando nella sede del giornale. Quando si sentono i primi scoppi l'incendio è ormai divampato dalle numerose bottiglie incendiarie lanciate dagli squadristi all'interno dell'edificio, dove gli operai sono intenti al lavoro. La lentezza di reazione sia della forza pubblica che dei vigili del fuoco, accorsi con molto ritardo, fanno sì che l'incendio si propaghi dal pianterreno fino al primo piano, rovinando completamente i macchinari e mettendo nello stesso tempo in grave pericolo la stabilità dell'edifico stesso. La gente del quartiere e gli antifascisti si riversano per strada: rivoltellate, bombe e corpo a corpo contro i fascisti proseguono per ore fino a tarda notte. La forza pubblica stenta a riportare l'ordine nel quartiere, e per sedare gli scontri in atto comincia a sparare. Decine le persone che devono rivolgersi a cure mediche in seguito all'assalto, mentre almeno tre sono i morti tra gli squadristi, tutti deceduti in seguito alle ustioni procurate dalle proprie bottiglie incendiare, o alle revolverate partite dai loro stessi camerati.Questa medaglia commemora quelle giornate.


domenica 9 ottobre 2016

Parteiabzeichen N.S.D.A.P. (72) Transitorio

Un altro raro pin del Partito Nazionalsocialista transitorio,questa volta con un attacco mai visto ma dell'epoca..,con il numero 72 il noto costruttore "Fritz Zimmermann,Stuttgart"..


sabato 8 ottobre 2016

Medaglia Commemorativa Benito Mussolini

Oggi vi propongo una bella medaglia,di piccole dimensioni,non facile da trovare o vedere in giro..Da una parte l'effige del Duce giovanile,dal retro un fascio repubblicano con la scritta "Per L'Italia"..


sabato 1 ottobre 2016

Brigata Sassari

E' tra le Brigate più decorate della Grande Guerra; come ricompensa per il valore e l'eroismo dei suoi fanti alle Bandiere furono concesse 2 Medaglie d'Oro per ciascun reggimento, ebbe 4 citazioni speciali sui bollettini del Comando Supremo, alle fanfare dei reggimenti il Re, motu proprio, concesse le drappelle Reali (scudo sabaudo e stemma di Sardegna), durante la ritirata sul Piave la Brigata venne citata dal Comandante della retroguardia, Tenente Generale Di Giorgio, all’ammirazione della Nazione e dell'Esercito per l'abnegazione e l'eroico contegno tenuto. Ufficiali e soldati della Brigata furono decorati con 9 Medaglie d'Oro, 286 Medaglie d'Argento, 417 Medaglie di Bronzo. Altri 6 ufficiali ricevettero l'Ordine Militare di Savoia. Le perdite furono in proporzione: 12923 uomini tra morti, feriti e dispersi; poiché una Brigata inquadra circa 6000 soldati, la Sassari fu "ricostituita" due volte e, per farlo, si dovette ricorrere anche al trasferimento dei sardi che militavano in altri reggimenti. Gli austriaci impararono ben presto a temere i fanti dalle mostrine bianche e rosse, che prima di ogni assalto cantavano l'inno di guerra della Brigata (" Dimonios") sventolando un fazzoletto con eguali colori. I sardi non facevano prigionieri. La Brigata viene formata nel febbraio del 1915. Il 21 luglio si trasferisce per ferrovia a Santa Maria La Longa alle dipendenze della 25° divisione. Durante la Seconda battaglia dell'Isonzo (18 luglio-3 agosto 1915), quattro battaglioni della Sassari passano il fiume a Sdraussina ed entrano in combattimento contro le linee nemiche di Bosco Cappuccio; gli altri due sono di riserva divisionale. La progressione si fa subito dura, ogni metro deve essere conquistato alla baionetta: il giorno 26 cade una parte della prima linea nemica, il 29 altri cento metri, il 4 agosto viene espugnato il trincerone austriaco del Bosco Cappuccio, il 9 è finalmente in vista il paese di San Martino del Carso ed i fanti, stremati, si fermano iniziando a scavare trincee. Nel frattempo i due battaglioni di riserva, chiamati in battaglia il giorno 4 agosto, attaccano il nemico nascosto nel Bosco Lancia, ottenendo parziali ma importanti successi verso la vicina quota 177. Dopo queste giornate, la Sassari, fortemente ridotta negli effettivi, scende a riposo e vi rimane sino ai primi di novembre. Il 10 novembre, con l'inizio della Quarta battaglia dell'Isonzo (10 novembre-2 dicembre 1915), alla Brigata vengono dati come obiettivi la conquista delle trincee nemiche dette delle frasche e dei razzi, di fronte a San Martino del Carso. Alle ore 11 del giorno 11 novembre, i fanti assaltano le posizioni avversarie, i reticolati intatti fermano lo slancio, le mitragliatrici nemiche ne falciano le fila. Il giorno seguente è ritentato l'attacco, con il medesimo risultato. Solo il 13 novembre, dopo che l'artiglieria aveva aperto varchi nelle difese accessorie, al 151° riesce di entrare nella trincea delle frasche, occuparla e mantenerla. La conquista mette in crisi l'intero settore austriaco ed anche i difensori della trincea dei razzi debbono arrendersi. Durante la notte si sviluppano violenti contrattacchi nemici, tutti respinti, pur con gravi perdite. Il 17 novembre la Brigata ritorna a riposo, rimanendovi sino a metà dicembre 1915. Dal 3 gennaio al 29 febbraio 1916, la Sassari alterna turni in linea e di riposo nelle trincee delle frasche, dei razzi, rocciose e dei sacchetti, sotto il San Michele; la notte del 14 marzo, un colpo di mano di due compagnie del 152° consente la conquista della trincea detta la tortuosa, antistante quella delle frasche, che non può essere mantenuta per il pronto contrattacco austriaco. Con l'inizio della grande offensiva nemica, Strafexpedition (15maggio-18 giugno 1916), la Brigata raggiunge l'Altipiano d'Asiago, schierandosi sulla linea Monte Fior-Castelgomberto. Nei giorni 7 e 8 giugno questo settore è investito in pieno dall'offensiva, i battaglioni alpini Morbegno, Argentera, Val Maira, rinforzati da due battaglioni della Sassari, sono costretti a retrocedere sulla linea di massima resistenza Monte Miela-Monte Spil e qui si fermano. Esauritasi la spinta nemica, dal 16 giugno al 2 luglio si sviluppa il contrattacco italiano per la riconquista del terreno perduto; il 151° agisce su Monte Fior ed il 152° su Castelgomberto, raggiunti alla fine di giugno. Successivi sforzi contro il Monte Mosciagh e la Val Galmarara non producono alcun risultato. Fino alla fine di dicembre la Brigata alterna turni di riposo ed in linea nelle trincee di Camporovere. Il 10 giugno 1917 alla Sassari viene affidato il compito di attaccare le difese nemiche sul Monte Zebio tra le quote 1626 e 1476; l'azione ha successo e tre contrattacchi nemici sono respinti; purtroppo il mancato arrivo dei rinforzi, bloccati sulle posizioni di partenza dal fuoco dell'artiglieria nemica, costringe i sopravvissuti ad abbandonare le posizioni conquistate. Durante l'Undicesima battaglia dell'Isonzo (17-31 agosto 1917), la Brigata viene trasferita nei pressi del paese di Canale, a Breg, perché è affidata la conquista delle difese austriache di quota 878 e 833 dello Zgorewnice. Il 30 giugno la Sassari attacca, la reazione avversaria è durissima e costringe per più giorni i fanti a sostare in posizione precaria sotto le due quote; gli sforzi sono allora concentrati su un obiettivo di riserva, la linea di quota 862-895, conquistata il 15 settembre e mantenuta nei giorni successivi. La rottura del fronte a Caporetto, trova la Brigata dislocata presso Buttrio e Manzano (Udine) ed il 27 ottobre i due reggimenti si schierano tra i fiumi Torre e Natisone, iniziando poi il ripiegamento verso il paese di Casarsa, sempre in contatto con le avanguardie austro tedesche. La ritirata termina il 14 novembre ad Abano-Bagni, lungo la strada sono rimasti 1112 soldati. In dicembre la Brigata torna sugli Altipiani alle dipendenze della 2° divisione, occupando la linea C. Lobba-Busa del Termine. A gennaio del 1918, la Sassari è impegnata nella riconquista di Col del Rosso, perduto a dicembre del '17 assieme al Col d'Echele e monte Valbella nella battaglia dei Tre Monti. L'azione, violenta e contrastata, inizia il 28 gennaio 1918: all'alba due battaglioni del 151° e due compagnie di arditi assaltano la cima di Col del Rosso, respinti, la aggirano e penetrano sino a malga Melaghetto prima di essere fermati. Nel frattempo un battaglione del 152° ed una compagnia di arditi tenta la conquista del caposaldo nemico di Col d'Echele. L'attacco riesce a far sloggiare il nemico dalle posizioni sul fianco della montagna, purtroppo il mancato successo sulla vicina cima di Col del Rosso espone le truppe attaccanti, ancora allo scoperto, al fuoco incrociato delle mitragliatrici austriache. Le ingenti perdite costringono i fanti a ripiegare su C. Caporai. Solo l'impiego di tutte le riserve sblocca la situazione ed il 30 gennaio Col del Rosso e Col d'Echele tornano italiani. Il 15 giugno, gli Imperiali sferrano l'ultima disperata offensiva, inizia la Battaglia del Solstizio. La Brigata Sassari si trova in linea sul Piave, alle Fornaci di Monastier e avanza verso Fossalta e Capo d'Argine (Venezia). Nell'ansa di Gonfo i reggimenti sono accerchiati ma continuano a combattere, la pressione di forti nuclei nemici costringe i fanti a retrocedere verso il caposaldo di Losson e qui si attestano preparandosi ad una difesa ad oltranza. Il 20 giugno, il nemico, ricevuti rinforzi e munizioni, attacca il caposaldo riuscendo nel pomeriggio ad occuparlo, il pronto contrattacco del II° battaglione del 152° reggimento ristabilisce la situazione. A sera gli austriaci tentano ancora di sorprendere i difensori, inutilmente. Mandata a riposo, la Sassari ritorna in linea a fine agosto nel settore Postiona-Castagnole; il 28, iniziatasi la battaglia di Vittorio Veneto, passa il Piave a Salettuol, puntando poi su Conegliano che occupa alla mezzanotte del 29. Proseguendo nell'inseguimento del nemico il 2 novembre la Brigata raggiunge Aviano, il 3 è al Tagliamento, quando viene comunicata la firma dell'armistizio.


domenica 25 settembre 2016

Parteiabzeichen N.S.D.A.P. (M1/13)

Ennesimo Parteiabzeichen che posto,smalti perfetti,sul retro il numero M1/13 che ne indica il noto costruttore "L.Christian Laurer" di Norimberga..A voi le immagini di questo bel pin che è arrivato a noi ancora oggi in condizioni superlative..


venerdì 16 settembre 2016

Militaria ROMA 1° Ottobre 2016

Se siete di passaggio da queste parti,o siete nelle vicinanze non potete mancare!Ho visto fiere migliori,però a volte scambiare due parole con gli amici che dividono la tua stessa passione non ha prezzo,e poi chissà,magari esce un pezzo da comprare!!!Io naturalmente ci sarò...!!

mercoledì 14 settembre 2016

Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei - NSDAPN - Nordschleswig 1935 – 1945

Come conseguenza dell'inadempienza della Danimarca nella guerra prussiana del 1864,la Danimarca ha perso il ducato di Schleswig Holstein alla Prussia. Il ducato di Schleswig Holstein è rimasto una parte della Germania fino al 1920, quando è stato diviso e la parte settentrionale dello Schleswig è ritornato di nuovo alla Danimarca a seguito del Trattato di Versailles. Dopo il 1920 più di 25.000 dei circa 100.000 abitanti di Nordschleswig rimasero fedeli alla Germania. Durante i primi anni trenta, il rapporto tra la minoranza tedesca e i danesi nel Nordschleswig divenne sempre più tesa, come un riflesso della crescente nazionalismo in Germania. Come Hitler salì al potere in Germania nel 1933, il nazionalsocialismo è diventata una forte influenza sulla minoranza tedesca in Nordschleswig. Dopo alcune polemiche interne, in una festa nazionalsocialista ufficialmente è stato fondato nel 1935 e prende il nome NSDAP-N - Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei - Nordschleswig. L'obiettivo politico per il NSDAP-N è stato quello di riunire il Nordschleswig con la Germania. Guidato da Jens Møller, quasi ogni parte della minoranza tedesca passò sotto l'influenza del NSDAP-N. Per rafforzare il nazionalismo, l'NSDAP-N ha creato una infrastruttura all'interno della minoranza tedesca uguale a quella utilizzata dal NSADP in Germania. Quasi tutti i principali frammenti dell'organizzazione NSDAP è stata adottata dal NSDAP-N e incorporata al Nordschleswig.Questo raro badge misura 20,6 mm e pesa 4,53gr,costruttore "Christian Kahle",prodotto dal 1935 al 1942.


domenica 11 settembre 2016

MEDAILLE ZUR ERINNERUNG An Den 1.OKTOBER 1938

Si tratta di una "Medaille zur Erinnerung an den 1. Oktober 1938" ( Medaglia commemorativa del 1 Ottobre 1938 ) in tombak ( una lega simile all'ottone ) e passata in un bagno bagnato nel bronzo, completa di nastro originale con la rara "Spange Prager Burg" ( Barretta del Castello di Praga ) in ottime condizioni. Dopo l’Austria, Hitler puntò la sua attenzione sulla Cecoslovacchia, nella quale vivevano circa 3.000.000 di cittadini di lingua e tradizione tedesca: i Sudeti. Molti di questi erano naturalmente favorevoli all’annessione al Terzo Reich mentre ovviamente contrari erano il resto dei Cecoslovacchi e il loro Governo presieduto da Benes. Il Patto di Monaco, siglato dalle potenze occidentali insieme a Hitler e Mussolini, dette via libera alle mire espansionistiche del Fuhrer. Le truppe tedesche invasero la Cecoslovacchia il 1.mo ottobre 1938 per riunire le terre dei Tedeschi del Sud (Sudeten) alla madre patria. L'annessione della Cecoslovacchia fu indubbiamente la più grande “Conquista senza spargimento di sangue” di Hitler, come la definirono i suoi soldati. Il 18 ottobre 1938, tre giorni dopo l’annessione ufficiale, Hitler istituì la Medaglia Commemorativa del 1.mo Ottobre 1938 affidandone lo studio al designer Richard Klein che utilizzo’ lo stesso motivo della medaglia gia’ creata per commemorare l’annessione dell’Austria. Sul fronte sono riprodotte due figure maschili, una con in mano una bandiera e l'altra con al braccio una catena spezzata, che salgono sopra un podio con l'aquila germanica. Sul retro e' incisa al centro la data "1 OKTOBER 1938" su tre righe mentre lungo i bordi corre la scritta “EIN VOLK, EIN REICH,EIN FUHRER” ( un popolo, una nazione, un capo). Le tre medaglie dell'Anschluss, dei Sudeti e di Memel sono comunemente conosciute con il nome "Flower Wars Medals" ( Medaglie delle Guerre dei Fiori). La medaglia fu assegnata a tutte le persone che presero parte alla riunificazione della "Sudetenland" mentre la barretta bronzata Castello di Praga era riservata ai possessori della medaglia in seguito impiegati nell'organizzazione del Protettorato di Boemia e Moravia. Complessivamente furono assegnate 1.162.617 medaglie e solo per qualche migliaio di esse venne aggiunta la barretta di Praga.




domenica 4 settembre 2016

Braune Messe Kiel 1934

Oggi vi propongo un bel "tinnie" della città di Kiel,trattasi di una fiera o secondo me il termine più logico in questo caso di "messe" sia festa,tenutasi per la durata di una settimana dal 29 settembre al 7 ottobre del 1934..Design molto accattivante,un tinnie non comune..


giovedì 1 settembre 2016

Nat.Soz.Frauenschaft (Early Steinhauer & Luck Ludenscheid)

Lo N.S.F. è stato formato nel 1931, dopo che Gregor Strasser disperdesse un certo numero di organizzazioni delle donne socialiste (fra questi il DFO - Deutsche Frauenordens) unificandole poi nell'unica organizzazione, riconosciuta dallo N.S.D.A.P., denominata appunto "National Sozialistische Frauenschaft" (N.S.F.). Quasi tutte queste donne erano altamente simpatizzanti del partito Nazista, se non membri del partito stesso. Gruppi di altre donne non specificamente alleate con il partito Nazi sono inserite nella "Deutsche Frauenwerks" (D.F.W.) - l'organizzazione di assistenza sociale delle donne. Vi era inoltre un ufficio delle donne all'interno dell'organizzazione del "Deutsche Arbeitsfront"(D.A.F.), organizzazione preposta a accertare il controllo politico e delle sinergie dell`intera industria tedesca e del commercio, guidata dal Dr.Robert Ley. Nel 1934, la sig.ra Gertrud Klink-Scholz, una maestra di scuola e giornalista, fu chiamata come la prima (e unica) Reichsführerin (guida nazionale) dello N.S.F., come pure Leiterin (direttore) del D.F.W. La Sig.ra Scholz era stata una sostenitrice ed iscritta allo NSDAP fin dai primissimi giorni (agli inizi del 1929) e la sua ascesa fu, per questo motivo, ragionevolmente meteorica; dallo stesso anno inoltre è stata resa a guida, della Lega delle donne nazionali, della croce rossa tedesca e direttrice per l'ufficio delle donne del DAF. La sig.ra Scholz divento' sicuramente la donna più influente nel Reich. Nel 1940 dopo un divorzio dal secondo marito Sig. Scholz (il primo marito Klink morì di un attacco di cuore nel 1930), si risposò con l`SS - Obergruppenführer e Generale della Polizei Mr. Heissmeyer (che comandava tra l`altro la scuola NS "Adolf Hitler"). La Sig.ra Scholz è sopravvissuta alla guerra, ma ha passato buona parte del dopoguerra in prigione per avere aiutato il Nazismo, oltre al il divieto per la vita, di professare il giornalismo e l`insegnamento. Nel 1935, il N.S.F. si è trasformato in un organo ufficiale del partito dello NSDAP il cui distintivo di associazione dei membri è composto da una spilla triangolare, (la punta orientata verso il basso).Questo distintivo non era ufficiale..!Raro,marcato sul retro con il logo "Steinhauer & Luck Ludenscheid".