domenica 12 maggio 2013

Foto Cartolina Günther Prien

Foto cartolina che ritrae uno dei migliori assi di U-Boot della Kriegsmarine..Un pò di storia per rendere l'idea..Günther Prien (Osterfeld, 16 gennaio 1908 – 7 marzo 1941) è stato un ufficiale tedesco, durante la seconda guerra mondiale tra i dieci migliori assi di U-boot della Kriegsmarine nel corso della seconda battaglia dell'Atlantico. Sotto il suo comando il sottomarino U-47 affondò più di 30 navi alleate per più di 200 000 tonnellate. Il suo "colpo" più importante fu l'affondamento della nave da battaglia britannica HMS Royal Oak ancorata nella base navale di Scapa Flow, nelle isole Orcadi.Nato a Osterfeld, in Sassonia-Anhalt, Prien intraprese giovanissimo la vita di mare e, nel 1925, a soli 17 anni, sopravvisse al naufragio dell'Hamburg lungo le coste irlandesi. Ottenuto il brevetto di ufficiale della marina mercantile, fu tuttavia costretto ad abbandonare il servizio a causa della difficile situazione della marina tedesca, dovuta alla grande depressione che investì anche la Germania del 1929. Nel 1933 entrò nella Reichsmarine, servendo inizialmente sull'incrociatore leggero Königsberg, prima di essere trasferito agli U-Boot nell'ottobre del 1935, venendo promosso nello stesso anno Leutnant zur See, guardiamarina, e, nel 1937, Oberleutnant zur See, sottotenente di vascello. Prien fu nominato, il 17 dicembre 1938, comandante di uno dei nuovi sommergibili di Tipo VIIB, l'U-47, ed il 1º febbraio dell'anno successivo venne ulteriormente promosso Kapitänleutnant, tenente di vascello; all'inizio del conflitto egli si trovava già in navigazione ed il 4 settembre 1939, affondò in posizione 45° 29' N - 9° 45' W il piccolo cargo inglese Bosnia, il giorno successivo, nella stessa zona, la nave Rio Claro, ed il giorno dopo un terzo, il Gartavon.La notte tra il 13 ed il 14 ottobre 1939, Prien riuscì a penetrare nella base navale britannica di Scapa Flow; la base, sede della Home Fleet e luogo di auto affondamento della Hochseeflotte al termine della prima guerra mondiale, era sita nelle isole Orcadi, nel nord della Scozia, ed i suoi ingressi erano sorvegliati dal pattugliamento delle navi inglesi, rafforzato dalla protezione formata da relitti di navi affondate e reti di acciaio, ma l'ammiraglio Karl Dönitz, comandante della flotta sottomarina tedesca, Befehlshaber der U-Boote, aveva rilevato da alcune fotografie aeree della base che tra due delle carcasse che bloccavano l'ingresso orientale, accanto all'isola di Lamb Holm, vi era un passaggio largo circa 17 metri che avrebbe permesso ad un sommergibile di penetrarvi e dette ordine a quello che considerava il migliore dei suoi comandanti di U-Boot di tentare un'azione, lasciandogli tuttavia la discrezionalità, una volta giunto a destinazione, di valutare se compiere oppure no l'impresa.Prien, giunto nei pressi della costa scozzese, a circa 28 chilometri dall'ingresso della rada, si immerse, rimanendo adagiato sul fondo per circa 20 ore, in attesa del momento propizio per tentare di forzare le difese della base; una volta emerso egli riscontrò l'assenza di luna ma la zona era fortemente rischiarata dall'aurora boreale ed il pericolo di essere avvistato era decisamente alto ed inoltre, mentre il sommergibile avanzava, apparvero, nello spazio tra le due navi, una fune spessa 30 centimetri e diversi cavi spessi 15 centimetri: Prien, a causa della forte corrente, era impossibilitato ad invertire la rotta ed ordinò di deviare verso il centro del blocco, confidando che in quel punto i cavi fossero più bassi, permettendo al sommergibile di scivolarvi sopra ed il tentativo sembrò riuscire ma l'attrito con i cavi inclinò il sommergibile che rimase incagliato e solo espellendo l'aria dai cassoni di stabilizzazione fu possibile proseguire ed, alle 00.57, Prien si trovava all'interno della base di Scapa Flow.L'entusiasmo del comandante tedesco tuttavia venne presto frustrato nel momento in cui, dopo avere navigato in direzione est per circa tre miglia, si accorse che la Home Fleet non si trovava a Scapa Flow ed allora invertì la rotta, portandosi nel lato nord ovest della base, e riuscì a scorgere le sagome di due navi, distanti circa un miglio l'una dall'altra: una era la corazzata HMS Royal Oak, una prestigiosa unità della marina britannica che, nel 1916, aveva partecipato alla battaglia dello Jutland, lunga 187 metri, con un dislocamento di 29.150 tonnellate, mentre l'altra, scambiata inizialmente per una nave da guerra, era la HMS Pegasus, una nave appoggio idrovolanti, ed a quel punto Prien ordinò l'attacco. Fu lanciata una salva di tre siluri, due diretti verso la nave più vicina ed uno verso quella più lontana, ma uno solo di questi colpì il bersaglio, danneggiando in modo non grave la corazzata e provocando la messa in allarme della base che fu immediatamente illuminata a giorno; Prien invertì la rotta, lanciando un siluro di poppa che non esplose, e nel contempo facendo ricaricare i siluri di prua, ma quando tutto faceva pensare ad una fuga da parte del sommergibile ormai scoperto egli si diresse nuovamente verso le navi inglesi lanciando una seconda salva dopo circa 40 minuti di manovra all'interno della base.l secondo attacco ebbe successo ed i siluri colpirono l'incrociatore da battaglia HMS Repulse danneggiandolo e nuovamente la corazzata, provocando l'esplosione della santabarbara: la deflagrazione fu devastante e la nave si inabissò rapidamente sul basso fondale trascinando con sé l'equipaggio ed i morti furono 786, tra cui il comandante, il contrammiraglio Henry Blagrove;terminata l'azione I’U-47 percorse a tutta velocità la via del ritorno, con il pericolo, oltre a quello di essere catturato od affondato dai cacciatorpediniere inglesi, della marea che iniziava a calare, rendendo impossibile il transito attraverso il passaggio, ma questa volta Prien scelse un percorso differente, a sud delle navi di blocco, e, sospinto dal forte riflusso, riuscì a dirigersi verso le acque del mare del nord, dopo circa due ore l'ingresso nella base, giungendo tre giorni dopo a Wilhelmshaven, dove venne accolto trionfalmente dall'ammiraglio Dönitz e dal comandante della Kriegsmarine, il Großadmiral Erich Raeder. Al termine dei festeggiamenti Prien, insieme al suo equipaggio, venne convocato a Berlino da Hitler che personalmente gli conferì la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro, divenendo il primo membro della Kriegsmarine a ricevere questa alta onorificenza; dopo la sua imprese ricevette inoltre il soprannome Der Stier von Scapa Flow, il toro di Scapa Flow, ed il disegno di un toro fu verniciato sulla torretta dell'U-47, divenendo l'emblema dell'intera 7ª flottiglia U-Boot.Ritornato in mare, Prien continuò a perlustrare l'Atlantico e ad affondare le navi mercantili alleate, venendo decorato, per i suoi successi, con le fronde di quercia della Croce di Cavaliere, nel 1940. Morì poco tempo dopo essere stato promosso Korvettenkapitän, affondando insieme a tutto l'equipaggio dell'U-47, il 7 marzo del 1941, dopo essere stato attaccato con bombe di profondità dal cacciatorpediniere britannico Wolverine in acque islandesi. Sebbene fosse rimasto in mare per meno di due anni, Prien realizzò il record di affondamenti tra i comandanti di U-Boot durante la seconda guerra mondiale: in 238 giorni trascorsi in mare, affondò 30 navi nemiche per un tonnellaggio complessivo di 193 808 t. L'ammiraglio Karl Dönitz disse, a proposito di Prien, che egli «era tutto ciò che un uomo doveva essere: una grande personalità, piena d'impegno, energia e gioia di vivere, totalmente dedito al dovere».



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