martedì 22 gennaio 2013

Distintivo "Schlageter" 1933 Dusseldorf







Distintivo in bronzo dorato, assai poco comune, di forma rettangolare sormontato da un'aquila stilizzata con le ali aperte,cosi si propone questo distintivo che ospita una croce con il nome di Schlageter, questa volta sovrapposta ad una grande svastica. A cavallo della croce, in basso, la data "28.5.1933" e il nome della città di "DUSSELDORF", dove si è svolta la commemorazione del decennale dalla sua esecuzione. Sul retro è presente il marchio del fabbricante "Paulmann & Crone - Luedenschein". Tutti questi distintivi furono realizzati ed indossati fino al 1935 quando il loro uso venne proibito dal Nsdap, aumentandone così la rarità.Albert Leo Schlageter nacque in un piccolo centro della Germania meridionale nel bel mezzo della Foresta Nera, Schönau, il 12 agosto del 1894. Cresciuto in una famiglia cattolica partecipò con ardore alla prima guerra mondiale, combattendo sul fronte francese e partecipando alla seconda battaglia di Ypres (1915), alla battaglia della Somme (1916) e alla battaglia di Verdun e meritandosi la Croce di Ferro di 1° e 2° classe. Promosso tenente di artiglieria, ripartì alla volta di Ypres per la battaglia di Passchendaele (1917). Alla fine della guerra, lasciato l'esercito, s'iscrisse alla facoltà di scienze politiche dell'università di Friburgo, e divenne membro di un gruppo cattolico di studenti di estrema destra. Dopo pochissimo, Schlageter aderì al Freikorps dell'Hauptmann Walter Eberhard Freiherr von Medeme con il quale combattè nei paesi baltici come comandante di una batteria. Passato al Freikorps Horst von Petersdorff prese parte al putsch di Kapp a Breslau e ad altre lotte tra militari e fazioni comuniste che imperversavano in Germania. Nel gennaio 1922 si iscrisse al NSDAP Ortsgruppe di Berlino partecipando un anno dopo al NSDAP-Parteitag in München. Quando gli eserciti francese e belga invasero la regione della Ruhr (gennaio 1923) Schlageter si mise alla testa di un gruppo che combatteva contro gli invasori. La "battaglia della Ruhr", vero e proprio mito fondativo del nazionalismo rivoluzionario tedesco, coinvolse tutte le potenzialità rivoluzionarie tedesche, dal partito nazionalsocialista alle milizie comuniste. Il manipolo guidato da Schlageter compì numerose azioni di sabotaggio ed in seguito ad una di queste che il giovane fu arrestato il 7 aprile 1923 dalle forze francesi grazie ad una delazione di un traditore individuato poi in Walther Kadow che sarà, di li a poco, assassinato da un gruppo vicino ai nazionalsocialisti, di cui faceva parte anche Martin Bormann. Fu processato dalla corte marziale francese un mese dopo. Accusato di sabotaggio, fu condannato a morte e giustiziato il 26 maggio nella brughiera di Golzheim vicino a Düsseldorf. La morte di Schlageter creò uno schock tra le forze patriottiche e i nazionalsocialisti fecero del giovane un eroe.

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