venerdì 16 novembre 2012

Croce commemorativa del Corpo di Spedizione Italiano in Russia







La Croce commemorativa del Corpo di Spedizione Italiano in Russia o Croce di Ghiaccio fu una medaglia riservata a tutti coloro che militavano nel C.S.I.R. durante la Campagna invernale 1941-1942 sul Fronte Orientale, nella Seconda guerra mondiale.Realizzata nel 1942 e concessa ai militari di Esercito, Milizia, Aeronautica e Marina era orgogliosamente portata sulle uniformi, anche di combattimento, come ci mostrano numerose foto d'epoca.Era considerata una medaglia di valore onorifico e probabilmente il modo con cui veniva portata ricalcava quello della Croce di Ferro tedesca, che tante volte i militari dello C.S.I.R. avevano osservato sulle divise dei camerati germanici. Sul dritto nessuna scritta. Sul rovescio scritta centrale "C.S.I.R.", sui bracci "BUG", "DNJEPER/DONETZ", "DON", "LUGLIO 941/LUGLIO 942". In basso a destra il marchio di fabbrica "LORIOLI MILANO ROMA" con il nome del disegnatore " A PICOZZI MILANO".Già dai primi di giugno 1941, in previsione dell'ormai certa campagna tedesca sul fronte orientale, Mussolini offrì a Hitler di partecipare con truppe italiane e contemporaneamente attivò il Generale Cavallero (Capo di SM Generale). Alla fine fu decisa la costituzione del CSIR. L'offerta di Mussolini venne formalmente accettata, pur senza eccessivo entusiasmo, da Hitler con lettera consegnata all'Ambasciata Italiana di Berlino il 22 giugno 1941, giorno dell'inizio delle operazioni sul fronte orientale. Circa le ragioni strategiche delle spedizioni, si suppone che il principale desiderio di Mussolini fosse quello di "riequilibrare" lo stato dell'alleanza con la Germania, in quel momento fortemente sbilanciato in favore dei tedeschi; in tale ottica, la partecipazione italiana alla campagna di Russia avrebbe pareggiato l'intervento dell'Afrika Korps tedesco in Libia. A partire dal 10 luglio 1941 e fino al 5 agosto le truppe vennero trasportate da Roma (divisione Torino), Cremona (comando CSIR) e Verona (divisioni Pasubio e Celere) tramite 216 treni fino alle città, allora ungheresi e ora rumene, di Marmaros Sziget, Felsoviso e Borsa; da lì raggiunsero, superati i Carpazi Orientali, dapprima la zona di adunata in Romania e quindi il teatro delle operazioni con una marcia di centinaia di chilometri attraverso le pessime strade di Romania, Moldavia, Bessarabia e Ucraina. Questa lunga marcia, che molti reparti, per scarsità di automezzi, dovettero compiere a piedi o in sella ai cavalli, causò un certo ritardo rispetto al programma. Il comandante del CSIR, il Generale di Corpo d'Armata Francesco Zingales, venne colto da malore durante il trasferimento e ricoverato a Vienna il 13 luglio 1941 e sostituito nell'incarico con il Gen. di C. d'A. Giovanni Messe il 17 dello stesso mese. Il Corpo d'Armata, fin dal suo arrivo in zona di operazioni, fu posto alle dipendenze dell'11ª Armata tedesca del generale Eugen Ritter von Schobert, schierata in Ucraina meridionale nel settore operativo del Gruppo di Armate Sud guidato dal feldmaresciallo Gerd von Rundstedt. I militari italiani del CSIR che ne erano stati insigniti furono autorizzati a fregiarsene dal Ministero della Guerra con Foglio d'Ordini 12-4-1943 Dispensa 15^ n°149.

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