lunedì 28 gennaio 2013

Gau Traditionsabzeichen Essen 1925 - 1935





Istituito dal Gauleiter josef Terboven nel 1935, era nato per commemorare il decimo anniversario della fondazione del gau. Diviso in due classi, argento e oro,veniva indossato sul taschino sinistro. Entrambe le classi erano identici in apparenza:. una spada verticale su un martello incrociati , la testa del martello porta la data "1925", mentre la testa del plettro è "1935". Sul retro del distintivo il  logo del produttore "Hoffstàtter-Bonn".Il badge misura 53 millimetri in altezza, e 31 millimetri nel suo punto più largo. Il disegno del badge sembra essere una copia esatta di un distintivo d'oro del 1932  del raduno di Essen.

martedì 22 gennaio 2013

Distintivo "Schlageter" 1933 Dusseldorf







Distintivo in bronzo dorato, assai poco comune, di forma rettangolare sormontato da un'aquila stilizzata con le ali aperte,cosi si propone questo distintivo che ospita una croce con il nome di Schlageter, questa volta sovrapposta ad una grande svastica. A cavallo della croce, in basso, la data "28.5.1933" e il nome della città di "DUSSELDORF", dove si è svolta la commemorazione del decennale dalla sua esecuzione. Sul retro è presente il marchio del fabbricante "Paulmann & Crone - Luedenschein". Tutti questi distintivi furono realizzati ed indossati fino al 1935 quando il loro uso venne proibito dal Nsdap, aumentandone così la rarità.Albert Leo Schlageter nacque in un piccolo centro della Germania meridionale nel bel mezzo della Foresta Nera, Schönau, il 12 agosto del 1894. Cresciuto in una famiglia cattolica partecipò con ardore alla prima guerra mondiale, combattendo sul fronte francese e partecipando alla seconda battaglia di Ypres (1915), alla battaglia della Somme (1916) e alla battaglia di Verdun e meritandosi la Croce di Ferro di 1° e 2° classe. Promosso tenente di artiglieria, ripartì alla volta di Ypres per la battaglia di Passchendaele (1917). Alla fine della guerra, lasciato l'esercito, s'iscrisse alla facoltà di scienze politiche dell'università di Friburgo, e divenne membro di un gruppo cattolico di studenti di estrema destra. Dopo pochissimo, Schlageter aderì al Freikorps dell'Hauptmann Walter Eberhard Freiherr von Medeme con il quale combattè nei paesi baltici come comandante di una batteria. Passato al Freikorps Horst von Petersdorff prese parte al putsch di Kapp a Breslau e ad altre lotte tra militari e fazioni comuniste che imperversavano in Germania. Nel gennaio 1922 si iscrisse al NSDAP Ortsgruppe di Berlino partecipando un anno dopo al NSDAP-Parteitag in München. Quando gli eserciti francese e belga invasero la regione della Ruhr (gennaio 1923) Schlageter si mise alla testa di un gruppo che combatteva contro gli invasori. La "battaglia della Ruhr", vero e proprio mito fondativo del nazionalismo rivoluzionario tedesco, coinvolse tutte le potenzialità rivoluzionarie tedesche, dal partito nazionalsocialista alle milizie comuniste. Il manipolo guidato da Schlageter compì numerose azioni di sabotaggio ed in seguito ad una di queste che il giovane fu arrestato il 7 aprile 1923 dalle forze francesi grazie ad una delazione di un traditore individuato poi in Walther Kadow che sarà, di li a poco, assassinato da un gruppo vicino ai nazionalsocialisti, di cui faceva parte anche Martin Bormann. Fu processato dalla corte marziale francese un mese dopo. Accusato di sabotaggio, fu condannato a morte e giustiziato il 26 maggio nella brughiera di Golzheim vicino a Düsseldorf. La morte di Schlageter creò uno schock tra le forze patriottiche e i nazionalsocialisti fecero del giovane un eroe.

sabato 19 gennaio 2013

"Dio e Popolo" Fascio di Crescenzago 1922-23




Distintivo celebrativo della "breve durata" del Fascio di Crescenzago..Quartiere di Milano,posto nella periferia nord-orientale della città,appartenente alla zona 2..Precedentemente comune autonomo,venne annesso a Milano il 2 settembre del 1923 con Regio Decreto n.1912 assieme ad altri comuni limitrofi ( Affori, Baggio, Chiaravalle, Gorla-Precotto, Greco, Lambrate, Musocco, Niguarda, Trenno e Vigentino.)Il distintivo è di produzione Johnson e in alcuni esemplari riporta un coprispilla intestato.

sabato 12 gennaio 2013

Distintivo "Frecce Nere"





Eccezionale ed assai raro distintivo originale, l'unica versione in italiano conosciuta, appartenuto ad un legionario che ha combattuto nelle file del C.T.V. ( Corpo Truppe Volontarie ) durante la Guerra di Spagna dal 1936 al 1939 facendo parte della famosa Divisione "Frecce Nere". Il distintivo, in eccezionali condizioni di conservazione, misura 30 x 23 mm ed ha la forma di uno scudo smaltato di rosso con al centro il simbolo della Falange. In alto la scritta dorata "AGGREDIRE PER VINCERE" e sui due lati le parole "DIVISIONE" e "FRECCE NERE". Sul retro è presente un robusto spillo verticale applicato su una piastrina rotonda marcata "JOHNSON MILANO", marchio ripetuto anche sul corpo del distintivo.. Dopo la richiesta di aiuto di Franco a Mussolini, già nel settembre 1936 si era costituita in Spagna la M.M.I.S ( Missione Militare Italiana in Spagna ) con sede a Siviglia. La comandava il Generale di Brigata Mario Roatta ( alias comm. Colli, alias Generale Mancini ), allora capo del S.I.M. ( Servizio Informazioni Militari ) italiano. La M.M.I.S. aveva concordato con il Generale Franco, oltre agli invii di materiali, armi e istruttori, la costituzione di due Brigate Miste italo-spagnole. Il 22 dicembre sbarcò a Cadice il primo contingente di 3.000 Camicie Nere con l'equipaggiamento, le armi individuali e di reparto e numerose artiglierie, trasportato dal piroscafo "Lombardia". Un secondo contingente arrivò, sempre a Cadice , sul "Sardegna", il 15 gennaio 1937. Stabilita la formazione di due Brigate miste ( perche' composte per la massima parte da truppe spagnole inquadrate da graduati e specialisti italiani, sotto il comando italiano e perche' costituite non soltanto di fanteria ma anche di artiglieria e genio propri ) , si decise di dar loro un nome e un distintivo che fossero immediatamente popolari in Spagna e si scelse quello corrispondente al simbolo della Falange, ossia la Freccia. Il 15 gennaio 1937 a Siviglia, coi primi contingenti di volontari italiani giunti a Cadice, si costitui' la prima brigata mista italo-spagnola al comando del col. Guassardo denominata "Flechas Azules" ( Frecce Azzurre ): italiani erano la meta' degli ufficiali e il 20% della truppa, il resto spagnoli. Solo tre giorni dopo a Bajadoz si costitui' la seconda brigata mista, denominata "Flechas Negras" ( Frecce Nere ) al comando del col. Piazzoni. Qui il 70% degli ufficiali e il 20% della truppa era italiano. Il 17 febbraio la M.M.I.S. cambiò definizione in "C.T.V." ( Comando Truppe Volontarie ) mentre la massa operativa costituì il "Corpo Truppe Volontarie". La Brigata "Frecce Azzurre" ricevette il battesimo del fuoco il 14 aprile 1937 segnando la sua prima vittoria con la conquista del Monte Grana, posizione chiave di tutto il settore occidentale del fronte di Cordoba. Rimane costantemente in linea fino alla fine di agosto. Le Frecce Nere entrarono in linea alla fine del marzo 1937 nel settore del Jarama nei pressi di Madrid ma furono poi trasferite sul fronte nord dove si resero utilissime nella campagna che porto' alla conquista nazionalista delle terre basche sul golfo di Biscaglia. A quella battaglia parteciparono oltre alle Frecce Nere, il Raggruppamento XXII Marzo, l'Aviazione Legionaria e parte dell'artiglieria del CTV ( Corpo Truppe Volontarie ). Bilbao fu presa il 19 giugno 1937 col contributo decisivo delle "Frecce nere". Successivamente le "Frecce" si spostarono a Santander, dove si erano asserragliate le unita' repubblicane fuggite da Bilbao. Il 1 agosto le due brigate miste "Frecce Nere" e "Frecce Azzurre" furono riunite nella divisione "Flechas" ( Frecce ) al comando del Generale Roatta. L'attacco alla regione di Santander scatto' il 14 agosto e vi prese parte l'intero CTV con l'appoggio di tutta l'Aviazione Legionaria e alcune divisioni spagnole. Fu una battaglia condotta quasi esclusivamente dagli italiani, fortemente voluta da Mussolini e dal generale Bastico, comandante del CTV, per riscattare l'insuccesso di Guadalajara. La battaglia si concluse il 26 agosto, quando gli ultimi battaglioni repubblicani si arresero agli italiani. Dal settembre al dicembre 1937 la divisione si batte' nella zona di Saragozza. Nel marzo 1938 le Frecce si portarono sul fronte dell'Ebro e nell'aprile occupano Tortosa. Il 19 giugno la Divisione "Frecce" si sciolse e le due Brigate, piu' tardi trasformate in divisioni, ritornarono all'antica autonomia. Le "Frecce Azzurre" rimasero sul basso Ebro mantenendo per oltre tre mesi le linee conquistate. Rientrate in Italia le Divisioni legionarie "Littorio" e "XXIII Marzo", venne formata una terza divisione mista denominata "Frecce Verdi", comandata dal Generale Battisti, e costituita con elementi italiani tratti dalle altre due divisioni e battaglioni di fanteria spagnola. Le tre divisioni "Frecce" furono poi protagoniste della battaglia di Catalogna, coronata con l'occupazione di Barcellona , e poi nelle azioni che portarono alla caduta di Madrid.

martedì 1 gennaio 2013

Distintivo P.N.F. (In Galalite)

Voglio aprire il nuovo anno con un pezzo davvero formidabile,sia per la sua difficile reperibilità,sia per la sua conservazione perfetta.. Questo distintivo del P.N.F.lo possiamo datare tranquillamente in pieno periodo autarchico,ossia pos 1936. A partire da questa data infatti parte una campagna dedita al riciclo e l'economizzazione di tutti i metalli e ,a mero scopo propagandistico,viene coniato questo distintivo in plastica chiamato "galalite"oppure "galatite",una materia plastica derivata dalle proteine del latte. Ovviamente il risparmio di qualche grammo di metallo non sposta l'ago della bilancia industriale ma rimane,a mio avviso,una trovata propagandistica di grande effetto. Questo distintivo solitamente si puo' trovare in due colori,il verde e il grigio mentre il piedino puo' essere anonimo come questo o ,con al retro un marchio non identificato.Il distintivo veniva rilasciato all'atto della descrizione al P.N.F. e poteva essere comunque acquistato sia nelle sedi di partito, nelle gioellerie, negli spacci, ecc...Il distintivo ha le dimensioni di 19 x 15 mm a forma di scudo. Il piedino posteriore, senza marchi, misura 17 x 8 mm. Le lettere sono arilievo di 2,5 mm e il peso e' di 0,9 grammi.